“O Ray” Pelé – I grandi del Calcio e dello sport – Scheda

La scheda dei campioni – Pelé il più grande di tutti.

Non potevamo non “inaugurare” questa nuova sezione dedicata alle schede dei grandi campioni del calcio e dello sport, non iniziando proprio dalla leggendario Pelé Nell’immagine, una rappresentazione del calciatore più forte di tutti i tempi in una figurina Panini di Modena dell’edizione dei mondiali (vinti dal suo Brasile) del 1970 in Messico. C’è chi dice che sia più forte uno e chi l’altro, il dualismo per determinarne il più grande è da sempre motivo di discussione, di certo ne divide la leadership con Maradona, ma per molti è lui in assoluto la “leggenda del calcio”.

Edson Arantes do Nascimento, più noto come Pelé,  nasce il 23 ottobre 1940 , a Três Corações, Minas Gerais, Brasile.

  • Altezza 173 cm – peso 75 kg (riferiti al periodo di attività agonistica)
  • Nazionalità – Brasile
  • Segno Zodiacale – Scorpione
  • Ruolo – Attaccante
  • Squadre – nazionale Brasile, Santos e New York Cosmos
  • N° di Maglia preferito (10)

E’ stato il più grande calciatore in assoluto, il primo (e forse l’unico) a vincere tre campionati del Mondo, in Svezia nel 1958 contro la Svezia in finale 5 a 2 realizzando una doppietta proprio all’esordio nella manifestazione (il Brasile all’epoca fu la prima nazionale a vincere un mondiale fuori dal proprio continente),  in Cile nel 1962 battendo 3 a 1 la Cecoslovacchia in Finale; ultimo contro l’Italia (dove si assegnò definitivamente la coppa Rimet,  poi sostituita dall’attuale Fifa World Cup) a Messico 70 battendo gli Azzurri per 4 – 1 con il primo gol segnato al 18′ minuto proprio da Pelè.

Nella sua carriera, Pelé ha segnato complessivamente 97 goal per il Brasile durante competizioni internazionali e ben 1088 militando nella squadra del Santos, che grazie a lui vinse nove campionati. Detiene il record di gol realizzati in carriera: 1.281 in 1.363 partite. Il piccolo Edson nasce in una famiglia povera, e come la maggior parte dei bambini brasiliani ama il calcio e passa la maggior parte del tempo a giocare scalzo in strada. Lo pseudonimo Pelé nacque proprio in quel periodo, quando i suoi compagni di scuola cominciarono a chiamarlo Pelé. Nasce così uno dei più grandi fuoriclasse al mondo, capace di segnare un’epoca compresa fra la fine degli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta. Il fisico robusto e le gambe possenti gli donano una velocità e un’imprevedibilità fuori dal comune. Pelé è anche conosciuto come O ReiO Rei do Futebol o anche come La perla nera. Nel 2000 Pelé è stato nominato dalla FIFA “Calciatore del Secolo”, insieme a Diego Armando Maradona. Una vera e propria leggenda che ha cambiato la storia del calcio riuscendo a stabilire record eccezionali che ancora oggi gli appartengono. Pelé rappresenta un’immagine pulita del gioco del calcio, un esempio da seguire per molte persone.

Una vista suggestiva  (foto di repertorio web ©Di Uwebart – Opera propria, CC BY-SA 3.0) Dove si disputò la Finale Brasile-Italia del 1970 con Pelé super protagonista.

L’Italia, partita senza grandi illusioni, si trova a contendere il terzo titolo mondiale a una selezione verde-oro tra le più forti di sempre. Arriva in finale dopo aver giocato la partita del secolo, quell’Italia-Germania 4-3 che rappresenta una delle pagine migliori mai scritte nella storia del calcio, ancora oggi celebrata da una targa commemorativa apposta all’esterno dello stadio Azteca di Città del Messico e spunto per numerose rappresentazioni letterarie e cinematografiche.
Alla fine, con pieno merito, la spuntano Pelè e compagni, portando definitivamente a casa quella Coppa Rimet che da quel 1970 in poi nessuno potrà più ambire ad alzare al cielo.

Dopo diciotto anni trascorsi nel Santos, Pelé nel 1975 passò alla squadra New York Cosmos. Durante i suoi tre anni a New York, Pelé ha portato il Cosmos alla vittoria del titolo North American Soccer League nel 1977. La sua presenza in una squadra americana ha fortemente contribuito alla diffusione e alla popolarità del calcio negli Stati Uniti. Pelé ha dato l’addio al calcio in un’emozionante partita svoltasi il 1 ottobre 1977, di fronte a 75.646 tifosi allo Giants Stadium, giocando il primo tempo tra le fila del Cosmos e il secondo tempo tra le fila della sua storica squadra, il Santos.

La storia di Pelé comincia nel 1956 quando fu notato Waldemar de Brito, che lo accompagnò a San Paolo del Brasile per un provino per il Santos. Debuttò tra i professionisti il 7 settembre 1956 con un gol che lo lanciò nella sua strabiliante carriera. L’anno successivo fu il momento del debutto in nazionale. Il fatto impressionante è che Pelè aveva allora solo sedici anni. Era il 7 luglio 1957 quando il selezionatore Sylvio Pirilo, lo convocò per la partita contro l’Argentina. Il Brasile fu sconfitto per 2- 1, ma Pelè fu l’autore dell’unico gol della sua nazionale.

Bisogna tenere presente che a quel tempo il Brasile era considerata soltanto la terza squadra del Sud America ma, nel 1958, la posizione del Brasile cambiò rapidamente, grazie alle brillanti prestazioni del campione diciassettenne, che si meritò ben presto il titolo di “O’ Rei” (“Il re”).


 Pelè – Giunge al culmine in Messico la carriera di Edson Arantes do Nascimiento, che diventa il primo (e finora unico) calciatore ad aver vinto tre mondiali con la propria nazionale. Un giocatore completo come probabilmente non ce ne sono mai stati, capace di giocate individuali e d’ausilio alla squadra in ugual misura e della stessa efficacia, Pelè aveva un’intelligenza calcistica che gli permetteva di decidere al momento giusto se scegliere l’azione personale o il tocco funzionale allo sviluppo di uno schema collettivo. Capace di giocate sublimi con entrambi i piedi, eccelso nel dribbling e nel gioco aereo nonostante non fosse altissimo, aveva anche un’ottima muscolatura e delle capacità aerobiche da centrocampista di movimento. O Rei era nato per giocare a calcio, per farlo nella maniera migliore in assoluto. Le sue partite erano dei saggi divulgativi del gioco e i numeri che raccolgono il suo percorso sui campi sono solo la testimonianza contabile di vent’anni di calcio sublime: 821 incontri ufficiali e 761 gol, tre Coppe del Mondo, sei campionati brasiliani, cinque coppe nazionali, dieci campionati paulisti, due coppe Libertadores e due Intercontinentali sono i risultati migliori di un palmarès più ampio che sgranare ulteriormente nel dettaglio non serve per illustrare le capacità di quello che la FIFA, il CIO e, nel 1999, una giuria formata dai vincitori del Pallone d’Oro hanno dichiarato come Calciatore del Secolo davanti a leggende come Maradona e Cruijff. Per la maggior parte delle persone, resta solo il rammarico di non averlo visto giocare dal vivo.

Il leggendario colpo di testa di Pelé che sovrasta Tarcisio Burgnich al 18° minuto di Brasile-Italia nella finale di Messico ’70. Brasile 1 – Italia 0

È fatto di pelle e ossa come tutti gli altri“, disse Tarcisio Burgnich prima della finale dei mondiali di Messico ’70 contro il Brasile per darsi la carica. “Ma mi sbagliavo“.

Burgnich, un metro e 75, Edson Arantes do Nascimiento – in arte Pelè – un metro e 73. Uno scontro non impari sulla carta. Ma sulle palle alte l’esperienza e la rocciosità di Burgnich avrebbero dovuto fare la differenza. Purtroppo per gli Azzurri, non fù così.

L’incubo si materializza dopo soli 18 minuti, quando la Perla Nera prende le misure al cross di Rivelino ed apparecchia in testa al difensore azzurro. Che ci prova anche con la mano ad ostacolare la visuale del più forte giocatore del mondo, proteso con tutto il corpo nello sforzo, ad occhi chiusi.

Ma Pelè non stacca di testa, galleggia a mezz’aria: Gol. 1-0, finirà 4-1 per i carioca.

L’ultima volta della Coppa Rimet – Pelè è il Brasile si aggiudica per la terza volta (e in maniera definitiva) ” l’angelo alato”, il trofeo assegnato alla  nazionale vincitrice dei Mondiali dal 1930. Era il 21 Giugno 1970.

La Coppa del Mondo fino al 21 Giugno 1970  era denominata Coppa Rimet (dal suo ideatore Jules Rimet Dirigente calcistico francese, il suo nome rimase nella storia per avere ideato, per la prima volta nel 1930, il moderno campionato mondiale di calcio ) Viene definitivamente assegnata alla nazionale che si aggiudicherà 3 campionati del Mondo. Sia l’Italia che il Brasile ne avevano vinte entrambe 2 edizioni, fino alla finale in Messico. Pelè se la porterà a casa, aggiungendo un altro prezioso Record alla sua carriera. La vecchia coppa l’ascerà spazio alla nuova opera dello scultore e orafo Italiano, Silvio Gazzaniga.

Uno dei gol Subiti dall’Italia in finale con il Brasile di Pelé.


Uno dei gesti atletici più caratteristici del gioco di Pelé, La rovesciata… Protagonista anche di un pellicola cinematografica, on Silvester Stallone, del del 1981, diretto dal blasonato regista John Huston, in cui Pelé Sfoggia una superlativa rovesciata.

Favolosa la rovesciata in gol di Pelé vista da tutte le angolazioni possibili: lui era capace di farlo veramente.

Il fuoriclasse compare anche nel medesimo   film biografico  Pelé (Pelé: Birth of a Legend), è un film biografico del 2016 scritto e diretto dai fratelli Jeff e Michael Zimbalist, incentrato sulla vita dell’ex calciatore brasiliano Pelé. Nella scena in cui la Nazionale brasiliana inizia a giocare a pallone nel tipico stile «ginga» all’interno dell’albergo svedese che ospita il loro ritiro, Pelé con una pallonata sfortunata rovescia la zuccheriera di un ben vestito signore seduto ad un tavolino. Quando questi si gira dopo aver ricevuto le scuse del giovane Pelé si nota che il cliente dell’albergo altri non è che il “vero” Pelé.

Dopo il suo ritiro dall’attività agonistica, Pelé ha continuato a dare il suo contributo al mondo del pallone. Sono stati realizzati ben cinque film sulla sua storia ed egli ha preso parte ad altri sei film, tra cui quello con Sylvester Stallone, citato prima.

Ancora, il 1° gennaio 1995 Pelé è stato nominato ministro straordinario per lo Sport in Brasile, mettendo a disposizione del governo la propria professionalità e competenza per lo sviluppo del calcio. Si è dimesso dall’incarico nell’aprile 1998.


Di seguito una piccola carrellata di immagini di Pelè.

PALMARÈS PELÉ

Campionato Paulista: 10
Torneo Rio-San Paolo: 4
Taça Brasil: 5
Torneo Roberto Gomes Pedrosa: 1
Campionato NASL I: 1
Coppa Libertadores: 2
Coppa Intercontinentale: 2
Supercoppa dei Campioni Intercontinentali: 1
Coppa del Mondo: 3 (record)

Pelé debuttò con la maglia  verdeoro del Brasile il 7 luglio 1957 all’età di 16 anni contro l’Argentina. La partita finì 2-1 proprio per l’Argentina, ma indovinato di chi fu il gol del Brasile? Ebbene si proprio di Pelé, che come in altre circostanze esordisce con un gol.

I genitori lo chiamarono Edson in onore di Thomas Edison (inventore della lampadina).

Un suo compagno di scuola gli attribuì  soprannome Pelé per deriderlo. La leggenda narra che il portiere della prima squadra dilettantistica in cui giocava Edson si chiamasse “Bilé” e quando giocavano il suo amico gli urlasse spesso “Prendila Bilé!” e da allora i suoi compagni iniziarono a chiamarlo Pelé…

Nel 1961 per evitare qualsiasi trasferimento in squadre estere il presidente del Brasile, Janio Quadros, lo dichiarò “Tesoro Nazionale”. Dopo l’ennesima vittoria al Mondiale del 1962 molte squadre avrebbero voluto portare Pelé in Europa, ma il vincolo stabilito dal governo brasiliano non lo concesse.

In onore de O Milesimo gol, il 19 novembre a Santos si festeggia il traguardo del campione. O Milesimo gol Pelé lo segnò il 19 novembre del 1969 contro il Vasco Da Gama.

Un rigore è un modo meschino di segnare – Pelé

Un ex campione della Seleçao, Waldemar de Brito indicò al Santos il ragazzino del Bauru con parole che non lasciavano dubbi:

diventerà il più grande di tutti i tempi


Potenza esplosiva, da sprinter. Correva i cento metri in 11” netti, e aveva uno stacco fuori del comune, eccezionale colpitore di testa nonostante non fosse un gigante: 172 centimetri per 75 chili. Quel Mondiale di Svezia, che vide il Brasile trionfare e Edson, che non amava il soprannome Pelé, diventarne il simbolo.

Senza ombra di dubbio, Pelè è stato il più grande di tutti, e resterà una Leggenda eterna nel panorama calcistico Mondiale…

Appuntamento ad altri articoli e schede sui campioni dello sport.

Ci  salutiamo con un video dei 20  gol più belli di Pelè.

(Fonte WEB)

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  • Vedute d'Autore®, è associazione culturale gruppo fotografico di Abbiategrasso. Nato nel 2010 senza scopo di lucro, ha tra i suoi obiettivi principali, la passione per la fotografia e la condivisione degli eventi e le attività attraverso i moderni strumenti di social networking online (blog, facebook, ecc) e più tradizionali (sito web).

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